venerdì 27 aprile 2018

I Bagni Greci

Altro esempio,di epoca ellenistica, sono stabilimenti termali venuti alla luce nel 1957 , in prossimità dell' Ospizio di Mendicità , in via Europa, Caposoprano.
Come per tutto il resto della città i Bagni furono demoliti nel 282 a.C., a seguito della conquista da parte del tiranno agrigentino Finzia.
Il complesso è costituito da due ambienti, in origine separati da una parete di mattoni di argilla cruda probabilmente intonacata, coperti da un tetto di tegole di terracotta, seguendo una tecnica edilizia molto diffusa in città sin dalle origini.
Il primo dei due ambienti
(situato a nord-ovest) è caratterizzato da due gruppi di vasche disposte radialmente intorno ad uno spazio centrale e collegate da un sistema di refluo delle acque.
-Il primo di questi due gruppi ne contava 14, di cui oggi ne sono andate perdute due soltanto, disposte a ferro di cavallo e realizzate sul tipo greco a sedile.
 Il materiale usato per le vasche per lo più è un conglomerato cementizio formato prevalentemente da frammenti fittili e detriti in arenaria , mentre in alcuni casi (le vasche del tratto occidentale) sono interamente in terracotta e portatili.
-Il secondo gruppo è costituito da 22 vasche disposte a cerchio intorno ad un pavimento in conglomerato, ma sono tutte mancanti della metà superiore, forse perché mai completate.

Il secondo ambiente (est) era costituito da un complesso sistema di riscaldamento con cameretta a due corridoi in cui avveniva la combustione e da un vano superiore il cui pavimento doveva appoggiarsi sulle pareti del vano sottostante creando così una vera e propria "cella ad ipocaustum", fungendo pertanto da sauna.

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