Come ultimo esempio,
in cui sono conservati reperti unici e d'inestimabile valore
abbiamo, Il museo archeologico, realizzato nella seconda metà degli anni
Cinquanta per conto del Ministero ai LL.PP., su progetto dell'architetto Luigi
Pasquarelli. L'edificio fu costruito dall'impresa I.CO.RI. di Milano sotto
la direzione dell'architetto Rosario Corriere;
La nascita del museo
pose fine al pluridecennale dirottamento dei reperti archeologici da Gela in
altri musei dell'Isola come ad esempio Palermo, Siracusa e Agrigento.
L'esposizione dei
reperti archeologici é ripartita in due piani; nel pianoterra, si trovano i
reperti d'epoca protostorica venuti alla luce nel territorio urbano di Gela,
nonché quelli d'epoca greca dell'Acropoli, della Nave Greca, dell'Emporio di
Bosco Littorio e di Caposoprano. Inoltre, sempre a pianoterra si trova una
cospicua serie di vasi attici e corinzi della collezione Navarra ed una
numerosa serie di reperti delle necropoli arcaiche del Borgo.
Nel piano superiore sono esposti i reperti provenienti dai santuari extraurbani e dai centri d'età protostorica, greca e romana dell'entroterra gelese; nello stesso piano, inoltre, vi sono diverse vetrine contenenti materiali ceramici, vetri e bronzi del periodo medievale della città.
Nel piano superiore sono esposti i reperti provenienti dai santuari extraurbani e dai centri d'età protostorica, greca e romana dell'entroterra gelese; nello stesso piano, inoltre, vi sono diverse vetrine contenenti materiali ceramici, vetri e bronzi del periodo medievale della città.
Si trovano inoltre,
numerosi reperti scoperti a Gela, nei musei di Napoli, Torino, Bologna,
Firenze, Milano, Berlino, New York, Boston, Cambridge, Stoccarda, Vienna,
Amburgo, Zurigo, Oxford, Londra, ecc.; senza contare tutti quelli
trafugati ed esportati clandestinamente che fanno parte di collezioni private
in tutto il mondo.
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