lunedì 23 aprile 2018

La preparazione al così chiamato "piano HUSKY"

All’inizio del 1943 Stalin spingeva gli Alleati ad aprire un secondo fronte in Europa, allo scopo di diminuire la pressione nazista sull’Unione Sovietica.  Si profilavano due possibili opzioni: l’invasione della Sicilia (operazione Husky)e quella della Sardegna (operazione Brimstone) sostenuta da Eisenhower. Prevalse la posizione sostenuta dal primo ministro inglese, in quanto l’invasione della Sicilia avrebbe risposto a delle esigenze fondamentali quali: 
-Impadronirsi di un’importante base per il controllo delle rotte nel Mediterraneo; 
-Costringere i tedeschi ad impegnarsi più a fondo in soccorso del loro alleato e quindi far allentare la loro pressione sul fronte orientale.
Venne costituito ad Algeri uno speciale Ufficio Piani denominato “ Forza 141”, incaricato di stilare i piani d’invasione della Sicilia, come il piano “HUSKY” (aggettivo che significa aspro, vigoroso), prevedeva due operazioni anfibie contemporanee, condotte dagli inglesi tra Gela ed Avola,e due successive condotte dagli americani due giorni dopo tra Palermo e il golfo di Castellammare. Questa prima stesura del piano non convinse il gen. Montgomery, in quanto era troppo dispersiva, però i comandanti alleati erano troppo presi dalla campagna che stavano conducendo in Tunisia. Solo dopo aver conseguito un imprevisto successo nell’avanzata di Eisenhower verso Tunisia, si convinse di poter difendere la Tunisia ad oltranza. Per cui sia Hitler che Mussolini continuarono ad inviare nuove forze, chiedendo di evacuare le truppe dalla Tunisia per utilizzarle per la difesa del territorio metropolitano.
Tra l’11 e il 13 maggio le truppe alleate sferrarono l’offensiva finale in Tunisia. Quando la campagna in Africa volgeva verso la conclusione, la pianificazione dell’operazione “HUSKY” subì un’accelerata e fu stilato il piano definitivo per l’invasione, che prevedeva la conquista delle isole di Lampedusa e di Pantelleria;venne inoltre fissata la data e l’ora per lo sbarco, il 10 luglio alle ore 02.45.Comandante in capo e responsabile dell’operazione “HUSKY”, venne designato il Gen. americano Eisenhower; lo sbarco doveva avvenire da ovest verso est. Il 10 giugno 1940 il problema della difesa delle coste non si era ancora posto.
Sul finire del 1941 venne formulato un programma di organizzazione delle difese costiere  impostando quindi, la difesa sull’impiego integrato di opere di fortificazione e di riserve mobili.
La prima linea avrebbe avuto compiti di sicurezza, di avvistamento e di prima resistenza, in modo da guadagnare tempo e permettere quindi l’intervento delle riserve. Mancavano però le armi e i mezzi per metterlo realmente in pratica nel migliore dei modi. Durante le ultime fasi dell’avvicinamento della flotta Alleata alle coste della Sicilia, in modo particolare la notte tra l’8 e il 9 luglio le condizioni del mare cominciarono a peggiorare sensibilmente. Il Comando Alleato cominciò a prendere seriamente in considerazione la possibilità di rinviare l’operazione. Fu allora che il generale Eisenhower decise di continuare il movimento sulla rotta prevista; le truppe dell’asse in Sicilia si fecero sorprendere dallo sbarco, proprio perché con quel tempo non se l’aspettavano, fino all’ultimo gli alti Comandi sia italiani che tedeschi pensavano che lo sbarco sarebbe avvenuto in Sardegna o in Grecia, il Comando delle Forze Armate della Sicilia, fin dai primi di luglio era arrivato alla conclusione che la preparazione dello sbarco fosse completata e che le operazioni sarebbero iniziate non più tardi del 10. Le reazioni gli sbarchi furono immediate a tutti i livelli, in quanto i Comandi italiani e tedeschi stanziati in Sicilia non subirono questa presunta sorpresa né a livello strategico, né a livello tattico.

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